Suor Irina urlo' alla vista del primo cadavere che comparve dalle scale,Marco tiro' fuori la sua beretta taurus e esplose un unico colpo che centro' in piena faccia il ritornato,mandando in frantumi cio' che rimaneva del suo scarno viso,ma subito dietro comparvero altri zombi,allora Marco guardo' Alfredo e li fece segno di portare i bambini e la suora verso il blindato,quest'ultimo non disse nulla,sarebbe stata un'impresa raggiungere il mezzo evitando i corpi che iniziavano ad'accalcarsi sui vetri della banca.
I bambini avevano un'eta' che oscillava dai 15 del piu' grande,ai 4 della piu' piccola,Suor Irina invece aveva all'incirca una settantina d'anni,ma era una persona ancora arzilla e abbastanza forte per tenere in braccio la piu' piccina "Sorella ora apriro' le porte e cerchero' di creare un varco tra noi e il furgone,mi raccomando abbiamo solo una sola occasione...se l'abbiamo" "caro ragazzo sei troppo pessimista,il signore ci proteggera'"
Marco aveva gia' fatto saltare altre due teste ,mentre dietro di lui ancora il gruppo non si era mosso "Alfredo cazzo portali fuori!!!...e lei sorella preghi anche per me" Gli zombi sembravano non finire mai,l'unica fortuna,per il momento,era proprio la scalinata dallla quale comparivano,era stata fatta davvero male,prima degli ultimi sei gradini, che portavano all'entrata della sala principale della banca, c'erano tre scalini fatti a mezza luna e la percorribilita' si stringeva parecchio a causa di una colonna portante e del corrimano troppo rientrante verso il muro,quell'architetto aveva fatto un lavoro di merda,ma stava servendo a qualcosa.
Alfredo sblocco' l'entrata dai vetri antitutto,aveva sempre pensato che in quel posto sarebbero stati al sicuro,ma ormai nel mondo non c'era piu' nessun luogo quieto "sorella al mio tre inizi a correre,faccia salire i bambini nel retro e poi chiudetevi dentro,le porte non hanno la sicura,io saro' sempre qualche passo dietro di voi"
Stranamente i bambini non piangevano,o forse non era cosi' strano,ne avevano viste di tutti i generi,addirittura qualcuno stava per essere divorato vivo dai proprio genitori,Suor irina prese in braccio la piccola Lorena mentre alfredo spalancava la grossa e pesante porta e iniziarono a correre tutti insieme.
Nel frattempo Marco aveva cambiato il caricatore e continuava a non mancare un colpo,non che fosse un gran tiratore,ma anche un cieco sarebbe riuscito a centrare quelle teste da pochi metri e per di piu' bloccate tra di loro per via dell'angusto passaggio creato dalla scalinata,sembrava di rivedere Leonida e i suoi 300 alle termopili,ma il contesto era molto diverso e anche le posizioni invertite,fuori Alfredo sparava col suo beretta m59 cercando di proteggere tutti quei bambini che in fila indiana correvano dietro alla sposa di Dio,gli zombi fuori sembravano disorientati,all'interno sapevano esserci ancora cibo per loro,e ora ne vedevano anche all'esterno della banca,la loro reattivita' era pari alla velocita' di una lumaca che scappa dai gatti per non essere mangiata
"bene ,bene un'po' di fortuna,e queste creature ,per quanto violente ,sono troppo stupide per capire al volo cosa sta succedendo,ecco la differenza tra noi e loro,l'intelligenza"i pensieri di alfredo erano scanditi a ritmo dei bossoli vuoti che cadevano sul cemento,finalmente Suor Irina raggiunse il blindato e inizio' a far salire tutti i bambini,gli zombi stavano,anche se lentamente,chiudendo il tunnel che i proiettili di alfredo avevano creato,per Marco sarebbe stata dura raggiungerli.
Autore: David Randino
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