martedì 14 gennaio 2014

IL NATALE DELLA MORTE (5)

Suor Irina era sistemata nel retro del blindato e controllava che tutti i bambini stessero dormendo,Alfredo invece era seduto al posto di guida intento a guardare fuori dal vetro anti proiettile, sperando di non scorgere nessun movimento nella notte nera,teneva stretto il suo m59 e si sentiva preparato al peggio,stare fuori non era una bella cosa,ma l'oscurita',per quanto paurosa,li proteggeva,poi il mezzo era stato parcheggiato tra una trentina di auto abbandonate da tempo,erano perfettamente mimetizzati,ma l'ansia e la paranoia non poteva abbandonare mai l'anima delle persone vive.

"Sorella,dormono i bambini?" chiese Alfredo dopo aver aperto un piccolo finestrino che permetteva di comunicare con il retro del furgone
"Si,dormono,anche se hanno freddo...ci servirebbe un riparo caldo,almeno per loro"
"lo so sorella,domani cercheremo qualcosa..."
Alfredo sentiva la sua voce uscire tremante,e per niente sicura,era preoccupato
"Ho pregato per Marco,e per tutte le anime che si sono perse oggi" la sposa di Dio tento' di trasmettere speranza all'uomo che doveva proteggere quei bambini,ma anche lei si rendeva conto che erano in una situazione critica.
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Marco si era nascosto sopra una vecchia tettoia arrugginita e fredda,non si era allontanato molto dalla banca,alcuni zombi barcollavano intorno a quel giaciglio che gli offriva ancora qualche ora di vita,anche se sembrava non si fossero accorti della sua presenza.
Guardava il cielo scuro e la luna a tre quarti color panna splendente,vedeva nuvole attraversare e coprire per brevi istanti il satellite che era stato ispiratore di canzoni e poemi,per un secondo gli parve di essere tornato ad'un recente passato e di godersi una serata al chiaro di luna,ma i lamenti che arrivavano da quelle creature lo riportava subito alla realta',si domando' se i bambini ce l'avessero fatta e se anche Alfredo e Suor Irina fossero al sicuro,poi penso' a quelle persone che erano diventate la sua nuova famiglia morte nella banca...
Tremava dal freddo,dicembre lo avrebbe sacrificato nel nome di un Dio che si stava prendendo gioco delle speranze dei vivi oppure lo avrebbe graziato allungando la loro e la sua lotta quotidiana e ripetitiva? "cazzo il freddo e' insopportabile,devo muovermi e trovare un posto caldo,qui ci rimango secco" disse a se stesso,da quando si era ritrovato solo in questa nuova era di disperazione non era raro che parlasse con il suo spirito,era convinto,e a ragione,che potesse fidarsi ciecamente solo di lui.
Si alzo' in piedi e diede un'occhiata in basso,due zombi si trovavano proprio sotto alla tettoia,altri quattro erano fermi a non piu' di dieci metri,un balzo e una corsa veloce sarebbe stata un'opzione possibile,anzi l'unica cosa da fare,e infatti salto',i morti lo videro e lentamente cercarono di raggiungere quel pasto notturno,ma erano lenti per lui,con uno scatto se li lascio' dietro scomparendo coperto dall'oscurita'
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Un rumore fece trasalire Alfredo, che si era appisolato,immediatamente guardo' fuori attraverso il vetro appannato ,ma non vide niente,poi senti' nuovamente il rumore e capi' cos'era,e da che punto arrivava,apri' il vetro che separava la cabina di guida dal retro del blindato e l'inferno appari' ai suoi occhi,suor Irina giaceva a terra,sopra di lei piccoli corpi si contorcevano accucciati,tento' di trattenere un urlo carico d'odio e di terrore,e richiuse lentamente il divisorio,prese il suo piccolo zaino dal sedile del passeggero,strinse l'm59 e scese dal furgone.
Ora le auto abbandonate che prima offrivano un riparo si presentavano ai suoi occhi come una trappola dalla quale ogni minaccia sarebbe potuta saltare fuori in ogni istante,si fermo' di colpo accasciandosi a terra e vomito' la misera cena che aveva fatto in compagnia della Suora e di quei piccoli angeli,i conati non sembravano avere fine,poi crollo' a terra e scoppio' a piangere,quello che aveva visto era troppo anche per uno come lui, che negli ultimi mesi aveva assistito ad 'ogni genere di scempio o carneficina
si mise pancia all'aria e con la mente ripercorse la fuga,la rivide tutta fino ad'un dettaglio che gli era sfuggito nella foga del momento,uno dei piccoli era stato "quasi"morso prima di salire sul furgone,quel "quasi" aveva fottuto altre vite,avrebbe dovuto stare piu' attento...

Autore: David Randino

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