giovedì 3 ottobre 2013

"Il piccolo Uomo"

In un attimo era tutto finito…
Dalla cantina non si udivano più quei rumori… quel baccano!
Sembrava nella casa al livello superiore si fosse tutto calmato…
Ma Brad continuava a stringere fra le sue baccia la sua piccola sorellina.
Avrebbe voluto risalire e controllare… Ma una frase nella sua testa continuava a ripetersi
Le parole di suo padre… “Brad tu e peggy dovete rimanere in cantina… è ben nascosta! Non muoverti per nessun motivo… sei tu adesso l’uomo di casa… Io e mamma vi ameremo per sempre…”
Brad… dal basso dei suoi 11 anni aveva ben compreso cosa volessero dire quelle parole! Ed aveva ben compreso anche cosa stesse accadendo! Non era uno di quei film horror che davano in tv ogni halloween!

I morti si stavano risvegliando davvero… Per quanto suo padre gli avesse affidato un importante missione…
Prendersi cura della sorella e diventar uomo di colpo non era tra i suoi programmi.
Aveva ancora tanti calci al pallone da dare… tante ginocchia da sbucciarsi giocando con gli amici!
Bastò un attimo per scacciare quei pensieri e tornare alla realtà che lo circondava.
Ormai nella casa non vi era più alcun rumore… tutto era tranquillo apparentemente troppo tranquillo
Avrebbe voluto correre di sopra… abbandonare il nascondiglio sicuro e correre a controllare se suo padre e magari anche sua madre fossero vivi… Magari lottando con i “ritornanti” (lui amava chiamarli così… perché gli rammentavano che quello non era un film.. era la realtà) avevano avuto la meglio… e si erano nascosti in casa da qualche parte. Ma aveva paura anche i suoi genitori fossero finiti come i vicini!

L’immagine di Steven suo compagno di giochi che staccava a morsi il braccio della sorellina era stato shoccante! E di li anche i genitori del piccolo Steven finirono col mangiarsi a vicenda e altri del vicinato.
Brad cercava di rassicurare peggy raccontandole la bugia che lei voleva sentirsi dire… “Brad? Quando tornano mamma e papà? Torneranno vero Brad?”… Il piccolo ometto la stringeva a se e le continuava a rispondere “Si peggy… mamma e papà torneranno sta tranquilla… papà ha detto che avrebbe portato tante caramelle per te… e recuperato il tuo orsacchiotto preferito”.

Peggy aveva solo 4 anni ma forse si stava rendendo conto… (anche troppo) che c’era qualcosa di anomalo in tutto quel che stava accadendo. Dava un significato a modo suo razionale alla situazione “Papà… Mamma… i nostri vicini non stanno bene hanno iniziato a mordersi… morderanno anche noi?”…
Questo era il suo ragionamento, ne più ne meno! Un ragionamento logico di una bambina di 4 anni!
Ma Brad sapeva che la situazione non era così semplice come la vedono dei bambini piccoli perché c’era di più di un semplice morso o una banale influenza che rendeva la gente aggressiva e i morti non morti!
Mentre Brad cercava di rassicurare ancora peggy, la sua attenzione cadde sul banco da lavoro che suo padre aveva in cantina. Ci vidde la piccola radio che papà usava per ascoltare le partite di football quando mamma non aveva voglia di averlo tra i piedi in casa a guardarsele in tv.

Brad si alzò scrollandosi delicatamente peggy dal collo e si avvicinò al bancone con sopra la radio.
Contemplò con tristezza gli oggetti di colui che forse il “piccolo uomo” non avrebbe mai più rivisto in vita sua. La sua attenzione andava qua e la sul piano da lavoro di papà Thom, con le mani spostava le numerose cartacce e robaccia raccolta con enorme disordine. In quella confusione che suo padre aveva lasciato trovò un cellulare ed un mazzo di chiavi, che con immenso stupore erano l’unica cosa ordinata poiché ad esse vi era attaccato un portachiavi con scritto “chiavi ripostiglio/armadio attrezzi”…

Brad si ricordava che suo padre era fissato con le catastrofi naturali tanto da aver progettato un domani di costruire un rifugio antiatomico. Così nel frattempo periodicamente riempiva il ripostiglio in cantina con provviste e ogni ben di dio possibile che fosse conservato in scatola! Quelle chiavi del “ripostiglio/armadio attrezzi” facevano al caso suo! Brad pensava che non avrebbero resistito molto senza cibo ne acqua anche se sperava qualcuno fosse giunto prima o poi a tirarli fuori di li! Anche se forse ne era più convinta peggy!

Il “piccolo uomo” prese le chiavi e si diresse verso il ripostiglio situato sotto la vecchia scala della cantina e fece per aprirlo. Quel che vide lo fece sorridere di gioia.

Vi erano centinaia o migliaia di scatole di cibo di tutti i tipi! Dalla carne alla frutta… dalla verdura ai legumi!
C’erano acqua, cioccolata e merendine…
Il ragazzo sorrise guardando verso la sorellina… C’era quello di cui avevano bisogno per rimanersene rintanati per un bel po’!... Consumarono qualche scatola e qualche merendina.
Peggy si rannicchiò sul divanetto della cantina e cadde in un sonno profondo…
Dopo un po’ cominciò a sognare… C’erano lei, Brad, Papà e mamma… erano nel salotto di casa e avevano tirato fuori un giradischi… Attorno a loro non vi erano luci ma solo delle piccole candele accese qua e la!

Papà Thom prese uno dei suoi vinili “Don’t Dream its Over” dei Crowded House… Lo mise sul giradischi e cominciò a suonare… Mamma e Papà si abbracciavano mentre la musica andava… Peggy si buttò fra le braccia dei suoi genitori… ascoltavano tutti e quattro quella stupenda canzone! Papà Thom diede un bacio sulla fronte della bambina e guardandola dolcemente negli occhi le sussurrò “Non sognare che sia finita”…

Ad un certo punto porte e finestre in casa si spalancarono all’improvviso e tante braccia provenienti dal buio ne sbucarono!...Peggy terrorizzata si voltò verso mamma e papà… ma non erano più loro… o meglio lo erano… ma quella dolcezza di un attimo prima sparì… i suoi genitori la afferrarono come mai successo nella sua vita… non era come quando vieni sgridato se fai qualcosa di sbagliato… No… la piccola era sicura che loro volesserò mangiarla! Peggy si voltò verso Brad ma lui era diventato come mamma Jane e papà Thom!
“Peggy vieni con noi amore non soffrirai ne sentirai dolore”… la bambina gridò iniziò a dimenarsi chiudendo gli occhi… Quando li riaprì tutto era di nuovo come prima… c’era di nuovo la cantina e il dolce Brad a vegliare su di lei! Brad la azzittì “Peggy… Peggy… vuoi farci sentire? Vuoi che scenda qualcuno quì?”…

Peggy era terrorizzata da quell’incubo… Brad la guardò e le chiese “Hai sognato mamma e papà vero?”
La piccola annuì e lasciando cadere una lacrima dai suoi occhietti blu si gettò fra le braccia del fratello…
“Brad promettimelo… promettimi che non mi farai del male… che resterai qui e mi proteggerai”…
Brad le carezzò la testa tenendo la sua piccola sorellina fra le braccia… poi trattenendo le lacrime le rispose
“Non ti succederà niente finchè io sarò qui…. Resteremo uniti e qualcuno verrà a salvarci”… poi spense la piccola luce sul tavolino davanti al divanetto… le tenebre stavano arrivando… la notte stava calando e nascondersi era la sola cosa da fare!... Qualcuno sarebbe arrivato! Prima o poi…

Autore: Andrea Nathan Deckart

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